Nel verde della campagna polesana da 53 anni si trova la trattoria “alla Rosa” gestita dalla famiglia Rigoni e il locale si è rivelato la scelta giusta per sviluppare al meglio il tema della cena ecumenica. Il menu, scelto dal Simposiarca Giovanni Battista Scarpari su proposta della signora Maria Romana Rigoni ed arricchito dall’ interessantissima relazione del prof. Paolo Rigoni, è stato molto apprezzato fin dall’inizio con la riproposta di un piatto dimenticato, la “formaiella con cipolla”, che costituiva la cena del contadino accompagnata dai “coari” con i formaggi, dei piccoli pani fritti che ne costituivano la merenda. Poi sono seguiti i cappellacci con verze e pancetta, la faraona coi funghi e l’anitra arrosto. Varie verdure, sempre presenti nelle tavole di campagna, hanno accompagnato le carni e quindi la cena si è chiusa con alcuni dolci di stagione come la “fugassa”, la “pinsa de patate mericane” e i classici “sugoli” preparati con il mosto di uva fragola. Nel suo commento finale il Delegato Golfetti ha elogiato la fedeltà alla tradizione e l’impegno con cui è stato affrontato l’argomento della cena, per cui meritatissimi applausi hanno accompagnato la consegna del libro sul tema dell’anno al relatore Rigoni e quella del piatto dell’Accademia alla signora Maria Romana.