Delegations News

È un esempio di vera trattoria di campagna con cibi prodotti nel territorio imolese il locale che ha accolto la Delegazione in un'affollata riunione conviviale che ha largamente soddisfatto gli Accademici. La cucina de "La Sterlina" ha confermato che i piatti che caratterizzano questo territorio che apre le porte alla Romagna mantengono quei sapori e profumi che spiegano cosa significhi una scelta votata al rispetto delle preparazioni tradizionali. Dai passatelli in brodo alle carni grigliate col fritto misto, dagli strozzapreti ai cappellacci, senza tralasciare la zuppa inglese, è stato un susseguirsi di gustose pietanze premiate con un prolungato plauso alla famiglia Dalmonte. In apertura il momento più importante della serata con la cerimonia di investitura e di calorosa accoglienza per due nuove Accademiche: Silvia Villa e Rosa Mattioli. Foto 1. L'aCCADEMICO Giancarlo Fiorentino presenta la nuova Accademica Rosa Mattioli. Foto 2. Il Consultore Michele Gamberini presenta la nuova Accademica Silvia Villa. Foto 3. Consegna del guidoncino dell'Accademia alla Famiglia Dalmonte con il Simposiarca Sergio Galassi e il Delegato Antonio Gaddoni. Foto 4. Passatelli in brodo.

La Delegazione di Londra ha deciso di ripetere l’esperienza di alcuni anni fa offrendo agli Accademici l’opportunità di partecipare ad una "master class" esclusiva. Lo chef siracusano Carmelo Carnevale ha preparato un menu a base di specialità siciliane, offrendo anche un'interessante spiegazione sulla cucina delle Tre Valli. Ha narrato le origini storiche di alcuni piatti e come la tradizione si sia evoluta in alcune ricette che oggi tengono conto di prodotti tipici del territorio. La serata, esclusivamente riservata a una quarantina di Accademici, è iniziata con un aperitivo di sfincione e panelle accompagnato da Prosecco millesimato. Lo chef, sotto lo sguardo attento dei partecipanti, ha realizzato con la collaborazione straordinaria di alcuni soci volenterosi ed entusiasti, rigatoni con pesto invernale alla Norma, un piatto servito caldo in aggiunta al ricco buffet preparato in precedenza dallo chef. Tra le portate, apprezzatissima la caponata bianca, il tortino di sarde a beccafico e la parmigiana di melanzane non infornata. Come dessert i famosi cannoli di ricotta. Queste delizie sono state accompagnate da vini adeguati, bianco, rosso e moscato dolce. Grande divertimento e convivialità da parte dei presenti che hanno applaudito più volte lo chef Carmelo, apprezzandone anche la simpatia e disponibilità.

Si è svolta il 16 febbraio la Conviviale “Opera-Dinner: Cena in Quattro Atti” presso “Luce by Davide Giacomelli”, il nuovo ristorante italiano dell’Hotel InterContinental. Il Vice Delegato Renato Sirtori ha aperto il convivio dando il benvenuto a tutti gli ospiti e presentando la Simposiarca Elena Pizzi che ha ideato un riuscitissimo “pairing” tra cibo ed opere liriche. La cena è infatti iniziata al suono di “libiam nei lieti calici” e con l’uovo in camicia, asparagi e crema di Parmigiano per proseguire con le arie di Rossini e Puccini che hanno accompagnato altri deliziosi piatti preparati ad hoc dallo chef Davide Giacomelli: cannelloni di manzo e funghi; halibut servito su un minestrone ristretto di verdure, molto apprezzato per la delicatezza e l’armonia dei sapori; infine il golosissimo gran cru e nocciole. Entusiasti tutti gli ospiti che hanno potuto godere, oltre al buon cibo ed al buon vino, anche la diretta dei gorgheggi della soprano Chairmain Tan e della musica della pianista Ywenna Carollin che hanno accompagnato durante tutta la serata ed hanno ricevuto le più vive congratulazioni dalla Simposiarca e dall’Ambasciatore S.E. Mario Andrea Vattani.

Anche a Sulmona si è tenuta la riunione conviviale del coordinamento territoriale abruzzese incentrata sul baccalà. La Delegazione si è riunita nel ristorante Il Vecchio Muro nel capoluogo peligno. Foto 1. Il prof. Gabriele Di Francesco tiene la relazione dal titolo "Il Gadus morhua storie e percorsi nel tempo dalle Lofoten all'Abruzzo". Foto 2. Il Delegato con il cuoco Cesare. Foto 3. Carpaccio di baccalà; schiaffoni con baccalà, cipolla di Tropea e distillato di pomodoro. Foto 4. Cannolo di sfoglia con crema al mascarpone e riduzione di Montepulciano.

Il 15 febbraio 2023, presso l’Osteria Amarotto in Casale Monferrato, la Delegazione del Monferrato ha celebrato il bollito misto piemontese. Il Simposiarca ha ben illustrato il tema sulla scorta delle preziose indicazioni e documenti dell’Accademico astigiano Giovanni Goria. Piero Amarotto, ristoratore di grande tradizione, insieme alla sua famiglia, ha saputo creare l’atmosfera e coordinare un servizio che hanno consentito agli Accademici di gustare questo piatto storico con grande entusiasmo.

Bellissima serata accademia quella che si è svolta nella la giornata dedicata all’amore, il 14 febbraio 2023, presso l'enogastronomia GASTRO-BI a Villa Musone (AN). Una degustazione in cui viene esaltato l’amore per il cibo, il vino e il territorio. Arte dell’accoglienza, passione per la cucina e la creazione di piatti originali gourmet con prodotti locali genuini coltivati come una volta, accompagnati da un’accurata scelta dei vini con abbinamenti perfetti. Come segnalato dal Simposiarca Piero Granarelli e ribadito dal Delegato Sandro Marani, la Delegazione avrà sicuramente modo di ritornare ad apprezzare le altre specialità che con grande passione, competenza, umiltà e amore offre Gastrobi, locale dalle grandissime potenzialità.

Gli occhi di Agostino Campari ti guardano con la loro apparente riservatezza e discrezione per aprirsi a raccontarti spaccati di vita e sapori lombardi. Un luogo dove si sente il calore di una famiglia che crede nel valore della tradizione. E ti esprime la cultura del territorio. Un desiderio espresso dagli Accademici di Milano Navigli: ritornare da Agostino Campari per il suo Bollito. Sono passati oltre 10 anni e il Gran Carrello ancora ha conquistato i palati degli Accademici. Dal 1972 un ristorante storico alle porte di Milano, dove ti accolgono Agostino e Giancarla insieme ai figli Chiara e Alberto. Una tavola che esprime l’orgoglio della buona cucina. Non manca una continua evoluzione sulle scelte per la cantina, guidata dal figlio Alberto. Materie prime di grande qualità e cura nelle preparazioni si sono miscelati al racconto di Agostino sulla storia del Bollito lombardo, servito bollente. Un piatto conviviale accompagnato dalla giardiniera fatta in casa, alle salse, le mostarde e le verdure. A seguito il consommé che profuma di chiodi di garofano.

Nel tempo di Carnevale la Delegazione di Vercelli ha onorato, così come accaduto lo scorso anno con la cena dedicata al maiale, un altro animale che in passato era presente nelle nostre cucine ma che oggi è un po' dimenticato: l'oca. Per ritrovare i piatti tradizionali a base di carne di oca, cavalli di battaglia delle nostre nonne, la Delegazione di Vercelli ha fatto tappa alla Trattoria dell’Angelo a Villata, il cui chef, Gian Carlo Quaglia, mette in pentola l'oca secondo le antiche ricette. Una trattoria, nel cuore della campagna vercellese, varcando la cui soglia sembra di fare un salto nel tempo. È un locale che pare essersi fermato agli anni 60/70, in cui si respira quell'aria di bar di paese con annessa trattoria, dove tutto è rimasto come allora, dal bancone a tavoli. Il menu proposto, cucinato interamente con oche nostrane, è stato un omaggio al prezioso pennuto: dall’antipasto, con il salame d’oca, la scaloppa di fegato, la finanziera e il collo ripieno, al primo, un risotto con il brodo d’oca, all’oca con le verze come secondo. Un appuntamento con i sapori della tradizione in un ambiente "vintage", scenario perfetto per l'occasione.

La Delegazione di Sciacca ha organizzato e trascorso a Santa Margherita di Belice una piacevolissima giornata all'insegna della cultura e della convivialità, così come dettano i canoni base dell'Accademia. Dopo avere apprezzato il "Parco del Gattopardo" ed effettuato il percorso museale, nella prima mattinata è stato gustato un prodotto tipico del comprensorio del Belice: la ricotta. È seguita la visita al caseificio “La Sala" dove il prof. Portolano docente di zootecnia presso l’università di Palermo, ha raccontato ai presenti la storia e il processo che conduce alla realizzazione della "Vastedda", un prodotto unico perché è il solo formaggio a pasta filata ottenuto dal latte ovino. A seguire gli Accademici hanno raggiunto il ristorante "Opuntia", dove lo chef Francesco Mauceri ha dato un saggio della sua maestria presentando tutti i piatti a base di "Vastedda” tra cui anche il dolce. A fine giornata sono stati accolti tre nuovi Accademici in Delegazione.

Si è tenuta il 4 febbraio, presso il ristorante “Al Monastero” di Bevagna, la cerimonia del “passaggio della campana” nella Delegazione di Foligno. Presenti il Coordinatore Territoriale Umbria Guido Schiaroli, il Direttore del Centro Studi Territoriale Giuseppe Fatati, Delegate e Delegati umbri (foto 1). La Campana, simbolo della continuità e dei valori dell’Accademia, è passata dalla Delegata Luisa Vincenti Mattonelli a Claudia Valentini (Foto 2 da sinistra: nuova Delegata C. Valentini, CT Guido Schiaroli, past Delegata L. Vincenti Mattonelli). Durante la serata, il CT Schiaroli ha portato ai presenti il saluto del Presidente Paolo Petroni ed ha tracciato una breve storia della Delegazione fondata da Carlino Suardi nel 1974. Claudia Valentini ha dichiarato il proprio impegno ad assumere l’incarico di Delegata nella logica della continuità e della tradizione, principi fondanti dell’Accademia, evidenziando tra gli obiettivi primari la difesa dei prodotti e dei piatti tradizionali del territorio. Durante la cerimonia l’Accademico Daniele Falchi ha improvvisato un allegro sonetto dedicato alle Delegate.

Una bellissima serata presso il ristorante "La Terrazza Italiana" in compagnia degli Accademici guidati dal nuovo Delegato del Guatemala Gabriele Musto, con la gradita presenza di S.E. l’Ambasciatore Paolo De Nicolo e di alcuni invitati speciali.

Casa e Putìa, osteria che propone sapientemente sapori antichi di mare, terra e orto, è stata rivisitata dopo quattro anni come evidenziato dal Delegato, per l’occasione anche Simposiarca (Foto 1). Simbolicamente rappresentato da una taverna pompeiana, il menu è stato caratterizzato da un innovativo antipasto che combina polpo, macco di fave, pane di grani antichi e verdure povere e da un piccolo calamaro ripieno di una originale farcia al nero di seppia; la cassata al forno, quasi millenaria antenata della più nota cassata siciliana ricoperta da glassa colorata, ha gustosamente concluso il convivio (foto 2). Il Delegato e il Segretario, assieme ai quattro nuovi Accademici Teresa Maugeri, Nanni Randazzo, Franco Pizzimenti ed Emilia Ciriaco, hanno consegnato ad Adriana e Nino il guidoncino e la vetrofania 2023 (foto 3).