In un clima gotico, gli Accademici hanno percorso il complesso abbaziale di Morimondo, immergendosi nella memoria del luogo per essere condotti a quello che fu ristoro per i monaci. Sullo sfondo di una traccia di storia, che vanta ancora un pozzo del Basso Medioevo e resti di affreschi del XVI e XVIII secolo, si esprime a tavola il mondo dell’agricoltura, la cura delle tradizioni e delle diversità territoriali. Il camino acceso e il profumo del pane di segale hanno accompagnato un racconto inedito sulla biodiversità per voce dei due giovani fratelli, Tommaso e Pietro Corti. Interpreti del rispetto della terra imparato nella cascina di casa, Cascina Caremma, da cui provengono le granaglie selezionate insieme alle altre materie prime della filiera corta del Ticino. La locanda Il Filo di Grano racconta una cucina che interpreta la contemporaneità dei tempi con una brigata che si ispira agli insegnamenti dell’Università di Pollenzo. Insieme a Davide Vignotti, consultore e simposiarca, è stato studiato con Pietro un menu di equilibri con i sapori, i macro e micronutrienti e le consistenze delle portate. Offrendo a tavola l’espressione della memoria e la sua evoluzione, insieme allo chef Marco Caironi, in un percorso di linguaggio anche sul vino naturale con Tommaso e la sommelier Elisa Rizzi.