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L'Attività


L’attività conviviale
 
Lo studio e la ricerca che l’Accademia svolge su tutto ciò che riguarda la Civiltà della Tavola passano anche attraverso un’intensa attività conviviale, che costituisce occasione d’incontro e di fervido scambio d’idee tra gli Accademici e, soprattutto, un momento di approfondimento, sperimentazione e monitoraggio dello stato della ristorazione del proprio territorio.

In concreto, il Simposiarca, Accademico scelto di volta in volta per l’organizzazione dell’incontro conviviale, sceglie un ristorante nel territorio della propria Delegazione, proponendo e concordando con lo chef un determinato menu, scelto con molta cura e secondo un criterio ben preciso. I partecipanti, attraverso una scheda di valutazione, esprimono il loro giudizio sulla capacità dello chef di interpretare il menu stesso, sulla qualità dei prodotti, l'abbinamento dei vini, l'ospitalità e l'accoglienza del locale e sul rapporto prezzo/qualità.

La preparazione molto accurata dell'avvenimento da parte del Simposiarca - che sceglie, concorda e prova precedentemente il menu e che ne illustra la filosofia - e la valutazione approfondita e responsabile dei partecipanti costituisce, tra le attività dell'Accademia, un impegno attento e di valorizzazione dell'operato e delle capacità del ristoratore ed uno stimolo, per la ristorazione pubblica, ad una sempre maggiore attenzione alla qualità nel senso più ampio del termine.

La riunione conviviale è spesso arricchita da interventi culturali affidati ad Accademici e qualificati relatori.

La Cena ecumenica

Le riunioni conviviali culminano, una volta l'anno, nella Cena ecumenica. Organizzata nello stesso giorno da tutte le Delegazioni, nel proprio territorio, per celebrare ecumenicamente il tema dell'anno oggetto non solo del menu ma anche degli interventi e dei contributi dei vari relatori, la Cena ecumenica rappresenta un vivace momento di arricchimento culturale.

È l'occasione per riunire idealmente e fattivamente tutte le Delegazioni intorno all'approfondimento del tema annuale, scelto dal Centro Studi “Franco Marenghi”, affinché questo possa essere celebrato dal punto di vista gastronomico ma anche storico, ambientale e sociale. Ma ogni Delegazione, poi, lo interpreta nella singolarità delle ricette e del menu, proprio in funzione della diversità delle tradizioni e della cultura del proprio territorio.

L'attività extra conviviale

Per perseguire gli scopi istituzionali, all’intensa attività conviviale delle Delegazioni l’Accademia affianca lo studio di vari fenomeni legati alla cucina locale, attraverso momenti di riflessione, scritti e convegni. All’estero le Delegazioni e Legazioni lavorano principalmente per garantire la difesa dell’autenticità della cucina italiana, spesso soggetta a dubbie manipolazioni.