Per celebrare l’Ecumenica 2025 gli Accademici si sono ritrovati al Toronero, ristorante bisteccheria, visitata in passato e dove fu celebrata l’Ecumenica 2019 (sul tema pasta fresca ripiena e gli gnocchi). Il ristorante, guidato dai patron Francesco Vinci e Fabrizio La Rosa, si è raccontato attraverso le peculiarità della cucina dello chef Mirko Cannata con piatti della tradizione a base di carni di qualità. Il Delegato ha presentato il tema dell’anno e il componente il CST Sicilia orientale, Saverio Pugliatti, ha illustrato i contenuti delle declinazioni regionali oggetto del XII volume della Biblioteca di Cultura Gastronomica. Sono stati serviti: flan di zucca rossa con colatura di Parmigiano 24 mesi alla zafferano, bottoni di pasta fresca farciti con stracotto di manzo, fondo bruno, petali di pomodoro e pecorino siciliano. Particolarmente apprezzato il bollito ammollicato ricordo di un’antica ricetta messinese “canni bugghiuta e ‘rrustuta”, che gioca il suo appeal su contrasti e consistenze: morbido dentro e croccante fuori con l’abbrustolito della carne grigliata che si sposa alla dolcezza di quella bollita. Dopo la grigliata con braciole alla messinese e l’arrosto di scottona siciliana, la torta Ecumenica al limone della pasticceria Ragusa. La scelta del menu e della cantina è stata condivisa dagli Accademici e approvata dal Delegato e dalla Consulta, con la consegna della vetrofania e del volume tematico dell’Ecumenica.



