"Negli impasti lievitano falsi miti” è stato il tema della riunione conviviale di gennaio della Delegazione Napoli. Gli Accademici si sono ritrovati all’ “Antica Friggitoria la Masardona” per sfatare credenze popolari legate al mondo degli impasti. A vestire i panni del debunker ci ha pensato l’Accademico Pierfrancesco Accardo che ha demolito le più tenaci dicerie su farine e lievitati senza sorvolare su questioni spinosissime – soprattutto all’ombra del Vesuvio – quali “l’unica vera pizza è la napoletana” o “il lievito madre è più pregiato del lievito di birra”. Quest’ultima smentita anche da Salvatore Piccirillo, padrone di casa e bisnipote di Anna Manfredi detta la “Masardona” che, da custode degli aneddoti di casa, ha confermato l’uso del lievito di birra nell’impasto che propongono dal 1945 ad oggi. Se il fil rouge della serata è stato la frittura, a prendersi la scena sono state le pizze fritte, preparate con gli stessi ingredienti che la Masardona avrebbe usato nel '45. Da segnalare l'uniformità del sapore della pasta, ben lievitata, soffice e alveolata, l'ottimo contrasto con l'acidità del ragù della montanara e l'armonia tra le scarole, umide e croccanti al tempo stesso, e la provola filante. Da lodare l'originalità degli straccetti di pasta fritta che, serviti con diverse creme e granelle variegate, hanno regalato ad ogni boccone, un'esperienza differente. Degna di nota, infine, la graditissima presenza di Pino De Simone, membro della Consulta Accademica e Delegato della Penisola Sorrentina.