Convincente risultato dell’Ecumenica 2022, per la quale la Delegazione è tornata dopo molti anni al ristorante "Il Pellegrino" notandone un sensibile miglioramento. Il menu, definito nel rispetto del tema proposto e della tradizione locale, ha riscosso generale soddisfazione. Buone, ricche e apprezzate tutte le portate, con un particolare elogio per l’ottimo primo; gradito il vino a tutto pasto proposto. Un cenno di merito al servizio, semplice, ma curato e professionale. Distribuito il volume dell’Accademia, il Delegato Giovannini ha ricordato la varietà dell’alimentazione popolare del territorio: castagne sulla montagna, pesce nella zona umida (il Padule), soffermandosi su quella dei contadini (di solito mezzadri), legata al “sistema chiuso” del podere (autoproduzione e autoconsumo), regime alimentare “frugale e salutevole” secondo P. Artusi, ma l’inchiesta Jacini ne dà un quadro meno idillico. Un mondo basato sul pane, nei suoi variati usi (minestre, zuppe, fettunta); tutto il resto, “companatico” appunto, assai modesto, con l’eccezione del maiale: rito, festa e quasi unico apporto proteico. Dopo la chiacchierata, il Delegato ha ringraziato ristoratori e Accademici, dando appuntamento alle prossime conviviali in preparazione.