La serata dedicata alla pasta di grano duro, divisa in 3 parti - aperitivo, chiacchierata culturale, cena - si è svolta nel Bistrot le Arti presso la Fondazione Pistoletto-Cittadellarte. L'eclettico chef Ivan Ramella ha interpretato il tema utilizzando diversi formati di pasta in commercio. Nell'aperitivo ha usato delle penne piccole essiccate ripiene di crema al parmigiano servite su un letto di sale grosso. Preludio che ha incuriosito e stuzzicato le aspettative degli Accademici. Aspettative non deluse quando in tavola è apparso un piatto di spaghettoni in insalata accompagnati da un morbidissimo carpaccio di baccalà contornato da accesi colori primaverili. Non poteva mancare un classico piatto di pasta dalla cottura perfetta. Altro piatto di studio è stato il coniglio accompagnato da rigatoni ripieni delle sue frattaglie. Anche il dolce, un semplice gelato di crema accompagnato da amarene sciroppate a ricordo del ratafià biellese, è stato arricchito da ditalini croccanti. Buono l'abbinamento con i vini. Il servizio di sala è stato attento e competente con la presenza di un sommelier. Applausi meritati allo chef Ramella al quale la Delegata Marialuisa Bertotto ha consegnato la vetrofania e il piatto 2024 dell'Accademia. Applausi anche ai relatori sul tema della pasta, l'Accademico Silvano Esposito e Pietro Agnesi, ed Enzo Ferrari per interventi tecnici-storici-sociali.