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Emilia Romagna

MINESTRA DI PASQUA

Sbattere e montare le uova, unire e amalgamare bene il parmigiano reggiano grattugiato, quindi salare e pepare il composto: la “tardùra”. Cuocere il riso nel brodo e, una volta cotto, farlo riposare e raffreddare per alcuni minuti, con l’aiuto di un cucchiaio di legno, un poco alla volta aggiungere la “tardùra”, servire dopo aver amalgamato bene.
La minestra di Pasqua è comune a tutta l’Emilia, a Bologna, dove il pangrattato è usato al posto del riso, si chiama minestra del Paradiso; “riscuntardùra” a Reggio Emilia o “riz e tridura” a Parma.

MANDORLINI DEL PONTE

In una ciotola con una frusta montare a neve gli albumi, e mescolando delicatamente un poco alla volta aggiungere lo zucchero. Sul fuoco, in una casseruola porre la ciotola a bagnomaria, seguitando a mescolare fare addensare e rapprendere (circa 20 °C) spegnere il fuoco e togliere la ciotola dal bagnomaria, unire le mandorle tritate poi la farina, mescolare e amalgamare con cura così da ottenere un composto abbastanza compatto e sostenuto.

LUIGINO

Portare un litro di acqua a bollore e, una volta tolta dal fuoco, aggiungere e sciogliere lo zucchero, mescolare bene con un cucchiaio di legno, aspettare che lo zucchero si sia sciolto e raffreddare, unire le foglie e il resto degli ingredienti, versare il tutto in un vaso di vetro adeguato con chiusura ermetica. Lasciare riposare l’infuso per almeno trenta giorni in luogo fresco e buio, filtrare e imbottigliare. Lasciare stagionare per almeno sei mesi.

LATTE BRULÉ

Portare ad ebollizione il latte con la vaniglia, far cuocere lentamente per due ore mescolando frequentemente. Togliere poi il baccello di vaniglia e far raffreddare. Caramellare uno stampo con il buco centrale con cento grammi di zucchero. Sbattere i tuorli con centocinquanta grammi di zucchero velocemente e incorporare poi il latte ristretto. Versare nello stampo, cuocere a 180 °C in forno ventilato e a bagnomaria per cinquanta minuti. Lasciare raffreddare in frigo; capovolgere su un piatto solo prima di servire.

INVOLTINI ALL’ASPARAGO VERDE

Stendere la fetta di fontina sulla fetta di prosciutto crudo, posarvi sopra, affiancati, tre asparagi precedentemente lessati. Arrotolare il tutto e fermare l’involtino con una stecchino.
Porre gli involtini in una teglia da forno precedentemente imburrata, ricoprire i singoli involtini di parmigiano e un fiocco di burro, porre la teglia nel forno e gratinare per pochi minuti, ritirare quando il grana comincia a formare la crostina. Servire ben caldi.

FRITTO BIANCO E NERO

Passare due volte nel tritacarne avanzi di manzo precedentemente lessato, in una ciotola unire la besciamella, che deve essere bella e soda, alla carne, tanta da rendere il composto compatto; aggiungere un uovo, il formaggio parmigiano grattugiato e un poco di pane grattugiato grossolanamente, che servirà principalmente per aggiustare la consistenza; amalgamare il tutto; aggiustare di sale e di pepe secondo il proprio gusto.

FRITTELLINE AL CAFFÈ O AL MARSALA

Rompere le uova, metterle in una casseruola e sbatterle insieme a farina, zucchero e scorza di limone fino a ottenere una crema densa. Aggiungere poi il marsala (o il caffè sempre con l’acqua) e rimestare a lungo. Portare a cottura su un fuoco abbastanza vivace, sempre mescolando, fino a che la crema nappa il cucchiaio. Togliere allora la casseruola dal fuoco e continuare a lavorare energicamente fino a che non diventerà una crema liscia. Versare l’impasto in un piatto bagnato con acqua e lasciarlo raffreddare.

FRITTELLE DI CERVELLA

Mettere per circa un’ora il cervello in acqua fredda, scottarlo poi per una decina di minuti in acqua bollente, fare raffreddare, indi spellarlo e tagliarlo a fette alte circa un centimetro, disporle in un piatto, irrorarle con il succo del limone e l’olio per mezz’ora lasciarle in fusione. Scolarle e passarle prima nella farina e poi nelle uova sbattute con un poco di sale e pepe, una profumata di noce moscata e, infine, nel pangrattato.
Friggere in abbondante burro caldissimo.

FRITTATA DI PATATE

Pelare le patate, tagliarle a dadini, lavarle e asciugarle. In una padella fare fondere lo strutto e dorarvi i cubetti di patate evitando, se possibile, di mescolarli ma facendoli saltare con un veloce movimento del polso. In una ciotola battere le uova con formaggio parmigiano grattugiato a piacere, sale e pepe quanto basta. Quando le patate saranno cotte e ben rosolate metterle da una parte inclinando la padella, sciogliervi un poco di burro (o strutto), ridistribuire le patate e coprirle con l’uovo battuto e mescolare il tutto.