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Puglia

MELANZANE RIPIENE

Tagliare le melanzane a metà nel verso longitudinale e svuotarle; tagliare a pezzi minuti la polpa e soffriggerla con i pomodorini spezzettati e l’aglio tritato; a fine cottura aggiungere le olive nere a pezzetti, il peperoncino, i capperi e l’origano.

FAVE BIANCHE E LOANE

In una casseruola mettere a cuocere per un’ora circa le fave bianche con l’acqua sufficiente. Quando saranno cotte (piuttosto disfatte) passarle al setaccio o al passaverdura, in modo da ottenere una purea piuttosto liquida. A parte lessare le “loane” tenendole al dente e unirle alla purea di fave. Intanto, in un tegamino, friggere l’olio con l’aglio e il peperoncino e, quando l’aglio sarà imbiondito, versare il tutto sulla pasta con la purea. Lasciare riposare per qualche minuto e servire.

GRANO DEI MORTI

Per un’ora circa bollire il grano, dopo averlo tenuto a bagno in acqua tiepida per due giorni. Lasciare raffreddare, aggiungere tutti gli altri ingredienti fatti a pezzetti e, al momento di servire in tavola, condire la quantità desiderata con vincotto a volontà (se versato prima, indurirebbe il composto).

COZZE GRATINATE

Lavare bene le cozze (eventualmente anche spazzolandone i gusci) aprirle scartando la valva superiore. Disporle così predisposte in una teglia e cospargerle dell’aglio e prezzemolo tritati, uniti al pangrattato; versare un poco di olio d’oliva in ogni cozza e mettere in forno a 200 °C a gratinare leggermente.

PASTA E LENTICCHIE

Mondare e sciacquare le lenticchie, metterle a lessare in una pentola, possibilmente di coccio, con il sedano, la cipolla affettata e uno spicchio d’aglio. In un tegamino soffriggere nell’olio uno spicchio d’aglio e i pomodori pelati. Quando il sughetto è ben ristretto, aggiungere le lenticchie. Mettere sul fuoco una pentola di acqua salata e lessare a mezza cottura gli spaghetti o i ditalini, poi versarli nella pentola delle lenticchie per ultimare la cottura. Servire con abbondante pepe nero.

POLPO AL FORNO CON PATATE

Pulire il polpo e sciacquarlo bene. Lessarlo in acqua salata per quaranta minuti e poi spellarlo e tagliarlo a tocchetti. Sbucciare e lavare le patate e cuocerle al dente con il sedano e la carota in acqua salata. Scolarle e tagliarle a tocchetti. Sistemare il tutto in una insalatiera e condire con basilico tritato, olio, il succo di limone e il pepe. Prima di cuocere il polpo in forno, ungerlo di olio e avvolgerlo in una carta oleata. È una maniera di cuocere il polpo tipica dei paesi del salento.

BARCHIGLIA

Preparare la pasta frolla disponendo a fontana la farina, mettendo al centro il burro freddo a pezzettini. Sfregare farina e burro fino ad avere una massa di piccoli grumi. Rifare la fontana e mettervi al centro lo zucchero, un pizzico di sale e i tuorli d’uovo. Amalgamare gli ingredienti. Stendere l’impasto con i palmi delle mani, riavvolgerlo e stenderlo di nuovo.
Formare una palla, avvolgerla in carta stagnola e metterla a riposare in frigorifero per almeno un’ora.
Per il composto: scottare e sgusciare le mandorle, poi tritarle finemente.

MINESTRONE DAUNO

Lavare i pomodori, affettarli e metterli in una pentola a fuoco basso con i due cucchiai di olio, lo zucchero e la cipolla tagliata sottilissima; dopo dieci minuti unire le patate sbucciate e tagliate a fette e, dopo un poco, le melanzane tagliate a fette e i peperoni pure tagliati grossolanamente. I pezzi dei peperoni, delle melanzane e delle patate non devono essere eccessivamente piccoli. Cuocere il tutto a fuoco basso ancora per quindici minuti fino a quando tutti gli ingredienti saranno ben cotti. Servire caldo in una zuppiera da tavola.

ZUPPA DI PESCE ALLA VECCHIA MANIERA

In un coccio di terracotta smaltato internamente fare un fondo di olio d’oliva e aglio in camicia. Aggiungere i pesci tagliati a tranci regolari. Condire con pomodorini, sale, pepe, la salsa al pomodoro, il prezzemolo tritato e ricoprire d’acqua. Fare cuocere a calore moderato per circa venti minuti. Accompagnare la zuppa di pesce con dei crostini di pane di Altamura tostati.

LAMPASCIONI ALL’ACETO

Lessare i lampascioni spontanei in abbondante acqua. A fine cottura metterli in acqua fredda e lasciarli riposare per circa due ore.
Sistemarli quindi in un piatto e con una forchetta schiacciarli leggermente e condirli con olio, sale, pepe e aceto quanto basta a insaporirli.
Lampascioni sono piccoli bulbi rosei di una pianta erbacea che cresce spontaneamente nel Meridione d’Italia; in Molise si trovano a Capracotta portati dai pastori transumanti.