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Veneto

RADICI E FASÌOI

Trovare i “radicchietti” di campo, di cespo robusto, di venature intense, tra il verde cupo e il rosso. Pulire il ceppo, lasciando le foglioline. Mettere nell’insalatiera; condire con ciccioli di lardo saltati e sfumati con uno spruzzo d’aceto. Preparare una pentola di fagioli borlottini, messi in acqua fredda per una notte, cuocere in poca acqua fino a ottenere una massa compatta, da schiacciare col mestolo di legno; insaporirli con un poco di cipolla e due foglie di salvia. Aggiungere, a piacere, l’estratto di pomodoro e un dado per brodo.

PEVARINI DI TREGNANO

Impastare assieme tutti i componenti fino a ottenere un impasto sufficientemente morbido. Ridurre la pasta a uno spessore omogeneo. Fare la pasta in pezzetti di forma allungata; allinearli sulla piastra del forno ben unta o su una carta oleata, cuocere a calore moderato e, appena sfornati, pennellarli con acqua zuccherata.

SFOGLIATINE DI VILLAFRANCA

Fondere a calore moderato ottanta grammi di burro, mescolarlo alla farina e aggiungere tanta acqua da ottenere un impasto morbido. Lavorare la pasta fino a farla diventare liscia e omogenea. Ridurla a forma di palla e farla riposare al fresco, avvolta nella pellicola, per dieci minuti. Riprendere la pasta e spianarla allo spessore di circa mezzo centimetro. Dividere il burro rimasto in sei porzioni. Stendere una porzione di burro sulla sfoglia, lasciarla riposare per cinque minuti, quindi ripiegarla e stenderla con il matterello di nuovo in sfoglia sottile.

FRITTATA ROGNOSA DEL GARDA

In un soffritto d’olio e burro, rosolare la cipolla tagliata fine e il sedano, debitamente bollito per almeno trenta minuti e sminuzzato. Aggiungere anche la pancetta affumicata in pezzettini piccoli e salare. Aggiungere la carne tritata. Cuocere il tutto assieme per almeno quaranta minuti. Sbattere le uova fino a renderle ben omogenee con il formaggio grattugiato. Mescolare il composto con quanto cotto separatamente. Versare in una padella unta e molto calda. Lasciare rapprendere, girare la frittata dell’altra parte e servire in piatti caldi.

FRITTATA ROGNOSA

Sbattere in una terrina le uova con il sale, aggiungere il salame tagliato a pezzetti, il prezzemolo ben lavato e tritato. In un tegame con poco olio soffriggere la cipolla tritata e, quando sarà appena dorata, unirvi il composto e cuocerlo a fuoco dolce. Servire caldo.

TACCHINA ARROSTO AL MELOGRANO

Prendere una tacchina giovane, lasciarla a frollo per circa dieci-quindici giorni. Levare le interiora e, ben lardellata al petto con delle fette di pancetta, passarla allo spiedo ed esporla a fuoco uniforme per circa un’ora e mezzo. A metà cottura cospargere la tacchina con il succo di melagrana, ottenuto spremendo con uno schiacciapatate uno o due frutti già sbucciati, e aggiungere un poco del sugo dell’arrosto. A parte, preparare una salsa con le frattaglie della tacchina tritate, olio, pepe e sale e il succo di un’altra melagrana.

SOPA COADA

Mondare i piccioni e tagliarli in quarti, farli rosolare in olio e burro con un trito di sedano e un pizzico di sale. Lasciarli cuocere lentamente con coperchio, in modo che esprimano tutto il loro umore. Come siano tiepidi disossarli accuratamente e far bollire per cinque minuti le ossa con il brodo. Tagliare il pane (montasù) a fettine alte un centimetro e disporne uno strato in una tortiera imburrata abbondantemente. Irrorare le fette con una parte del brodo in cui avrete fatto sobbollire le ossa e che avrete filtrato.