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Emilia Romagna

PANE DI NATALE

Mettere su un tagliere la farina a fontana, al centro aprire e mettere le uova, lo zucchero, il cacao, il burro ammorbidito, il liquore e il lievito. Lavorare e impastare bene, unire le noci, le mandorle, i pinoli, l’uvetta e i semi di finocchio pestati.
Imburrare e infarinare una teglia e stendere l’impasto che deve risultare di normale consistenza, passarla al forno per circa quaranta minuti ad un calore medio di 170 °C. Una volta pronto, glassare con la sapa e servire freddo.

CIAMBELLA

Sbattere le uova con lo zucchero in una terrina, unire il burro fuso, la scorza di un limone, il lievito e un pizzico di sale. Mescolare bene il tutto indi, un poco alla volta, versare la farina e il latte, piano piano per evitare la formazione di grumi, così da ottenere un composto piuttosto denso.
Imburrare uno stampo tondo con il foro centrale, versare l’impasto e cuocere per circa quarantacinque minuti in un forno preriscaldato a 200 °C. Una volta preso un bel colore ambrato, una volta tolta dal forno, farla intiepidire prima di toglierla dallo stampo.

LUMACHE IN UMIDO

Sistemare le lumache in una pentola, bagnarle con il vino, aggiungere mezza carota, mezza cipolla, uno spicchio d’aglio, lo scalogno e metà del prezzemolo. Cuocere a fuoco moderato per circa due ore e mezzo, quindi sgocciolarle e toglierle dal guscio.

LUMACHE ALLA PIACENTINA

Preparare le chiocciole come per le “lumache alla bobbiese”. Rosolare nel burro e olio in un tegame, possibilmente di terracotta, la cipolla tritata finemente, dopo averle sgusciate unire le lumache, private dell’intestino, salare, pepare e profumare con la noce moscata, bagnare con un bicchiere di acqua tiepida nel quale si sarà sciolta la salsa di pomodoro.

LUMACHE ALLA BOBBIESE

Pulire e preparare le lumache, lessarle per dieci minuti, estrarle dal guscio e privarle dagli intestini. In un tegame, possibilmente di terracotta, mettere l’olio e il burro e la cipolla tritata finemente, fare rosolare, unire le lumache e cuocerle rimestando spesso per un quarto d’ora, salare e pepare, coprire il tutto con acqua tiepida, continuare la cottura a fuoco lento, per circa un’ora. Nel frattempo tritare finemente i porri, il sedano e le carote, aggiungere questo trito, con il vino, alle lumache e continuare la cottura per un’altra ora circa.

LUMACHE ALLA CASUMARESE

Far bollire le lumache, già spurgate e sgusciate, per circa due ore e mezza, in un tegame con metà acqua e metà vino bianco, in tutto mezzo litro, assieme a mezza cipolla, una carota, un gambo di sedano, l’aglio, mezzo dado, sale e pepe. Durante la bollitura verificare che le lumache siano sempre coperte dal liquido, eventualmente rabboccare. Separare le lumache dal resto.

TAGLIATELLE DI CASTAGNE CON PANCETTA E PECORINO

Mescolare le due farine con le uova e farne una sfoglia, tirata con il matterello, facendo attenzione perché tende a rompersi, tagliarla poi a strisce larghe circa un centimetro. Soffriggere il porro tritato in un po’ d’olio, aggiungere 100 g di pancetta tagliata a dadini piccolissimi e il bicchiere di vino; cuocere il tutto a fuoco vivo, per qualche minuto, tagliare la restante pancetta a listarelle sottili e farla rosolare in padella all’ultimo momento, in modo che diventi croccante, e tenerla da parte.

ROSA DI PARMA

Con un coltello ben affilato aprire il filetto e batterlo in modo da ricavarne una bella fetta, salarla, peparla e coprirla con le fette di prosciutto e il parmigiano ridotto a scaglie.
Arrotolare la carne e legarla con dello spago da cucina. Mettere il burro e l’olio in una casseruola posta sul fuoco, imbiondire l’aglio e il prezzemolo tritati, unire la carne e rosolarla su tutte le sue parti girandola spesso.

ZUPPA IMPERIALE O ALLA BOLOGNESE

Prendere le uova, separare i tuorli dagli albumi montando a neve questi ultimi, in una terrina versare i tuorli, il semolino, tutto il formaggio parmigiano e una presina di sale e noce moscata, mescolare bene ed unire il burro sciolto, gli albumi montati a neve e la mortadella pestata finemente (facoltativa a Bologna, in molte ricette di famiglia si usa metterla, non è presente nel Reggiano e nel Modenese). Imburrare una teglia, velarla con il semolino e riempirla con l’impasto.

STRACOTTO ROMAGNOLO

Tritare la pancetta unitamente agli odori, in una casseruola munita di coperchio idoneo, mettere metà del burro e l’olio, versarvi la pancetta e gli odori e rosolare, unire la carne ben legata perché resti in forma e rosolarla da tutte le parti.
Versare i pelati di pomodoro, salare e pepare, coprire con il coperchio il tegame e cuocere per circa tre ore a fuoco lentissimo, rigirando con frequenza e bagnando con il vino rosso.