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Calabria

SCALETTE

Lavorare in una terrina le uova intere con il burro, lo zucchero, un pizzico di sale e l’anice, poi unire la farina setacciata, poca per volta, fino a ottenere una pasta morbida ma consistente. Procurarsi un bastoncino liscio grande almeno come una matita e lungo circa dieci centimetri. Tenerlo leggermente unto nell’usarlo. Lavorare la pasta sulla spianatoia, poi dividerla in piccole porzioni da allungare in cilindretti tipo grissini spessi un dito.

GNOCCHETTI RICOPERTI DI MIELE

Mettere la farina a fontana sulla spianatoia e impastarla con l’olio, il vino, un pizzico di cannella e la buccia dell’arancia grattata. La pasta dovrà risultare morbida.
Fare un rotolo di circa tre centimetri di diametro, tagliarlo a pezzetti ricavandone dei grossi gnocchi da friggere in olio bollente. Nel frattempo mettere in un tegame il miele e il succo dell’arancia e, mescolando con un cucchiaio di legno, sobbollire finché il miele sarà sciolto. Passare i “turtiddi” fritti nel miele quindi disporli su un piatto da portata e servire caldo.

FICHI RIPIENI

Prendere i fichi seccati al sole, tagliarli a metà e farcirli con mandorle e gherigli di noci, cioccolato amaro grattugiato, pezzettini di cedro candito. Richiuderli, cospargerli di zucchero e cannella, oppure chiodi di garofano in polvere, irrorarli di vino dolce e metterli ad asciugare su una piastra in forno tiepido.
Si conservano formandone dei pacchettini avvolti in foglie di alloro o in piccoli cestini, foderati di carta oleata.

DOLCETTI DI MANDORLE

Ammollare le mandorle in acqua calda, togliere loro la pellicina e farle tostare in forno caldo. Preparare un impasto con tutti gli ingredienti e spianarlo a uno spessore di un dito, tagliarlo poi in rombi da allineare sulla piastra del forno ricoperta di carta stagnola e unta di strutto o di burro. Cuocere a temperatura moderata finché gli “zulli” risulteranno dorati.

CAPRETTO RIPIENO

Procurarsi un capretto pulito e disossato con tutte le sue frattaglie (cuore, fegato e polmoni); pulire bene queste ultime e ridurle in piccoli pezzi. Pelare le patate, tagliarle a spicchi e metterle da parte, dopo averle lessate per pochi secondi. Fare intanto un trito di aglio e prezzemolo e rosolarlo nell’olio con le frattaglie, aggiungervi poi a cucchiaiate la salsa di pomodoro; profumare con qualche foglia d’alloro, regolare con sale e peperoncino piccante. Cuocere l’intingolo per venti minuti circa a fuoco medio.

CAPRETTO ALL’ORIGANO

Accendere il fuoco con rami d’olivo, quando le braci sono ardenti, ma senza fiamma, sistemarvi sopra una graticola e adagiarvi il capretto a pezzi.
In una ciotola preparare un intingolo con olio d’oliva, aceto e pepe rosso, bagnare frequentemente la carne durante la cottura con questo condimento, servendosi del ramoscello di origano per spennellare e aromatizzare, spolverare di sale a cottura quasi ultimata. Servire il capretto con patate cotte sotto la cenere del braciere.