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Toscana

LINGUA IN DOLCEFORTE

Lessare la lingua in acqua salata nella quale avrete aggiunto metà del sedano, una carota e una cipolla. Fredda che sia, spelarla e tagliarla a fette non troppo sottili. In un tegame fare rosolare l’insieme tritato della carota, del sedano e della cipolla cospargete di farina e fare appassire il tutto molto lentamente.

TegamaCCio praTese

Tagliare a pezzetti e striscioline le carni e metterle in tegame, senza olio con il trito di odori, l’aglio e il rosmarino. Fare soffriggere colorando i pezzi e aggiungere il concentrato, sciolto in acqua calda. Salare, pepare cuocendo piano e a lungo finché il sugo non si sarà rappreso.
È la versione della “ciòncia” e dei “grifi” fatta con carne di maiale.

SALSA AL DRAGONCELLO

Tritare le foglioline di dragoncello fresco finemente insieme al basilico, gli spicchi d’aglio, un poco di sale, pepe abbondante e il tutto legato con una mollica di pane intrisa con aceto. Amalgamare bene tutti gli ingredienti a freddo e a lungo in modo da rendere la salsa più cremosa possibile. Lasciare riposare per un paio d’ore al fresco, quindi aggiungere una quantità di olio a piacere per dargli la consistenza desiderata.

PANCOTTO

Tagliare il pane più finemente possibile. In una pentola di coccio, far bollire il brodo, quindi unirvi il pane, gli spicchi d’aglio sbucciati e qualche fogliolina di salvia. Cuocere lentamente mescolando spesso.
A fine cottura, regolare di sale e pepe e versarvi qualche cucchiaio di parmigiano e un po’ d’olio. Amalgamare bene il tutto e servire ancora caldo.

BENZONE

Sbattere le uova con lo zucchero (meglio uno sbattitore elettrico) poi unire il burro fuso, il liquore, il lievito, la scorza del limone e dell’arancia grattugiate, i canditi, l’uvetta sultanina e un pizzico di sale. Dopo aver mescolato bene unire la farina e il latte per ottenere un composto omogeneo. In una teglia imburrata e infarinata versare l’impasto e cuocere a forno a 200 °C per circa trenta minuti. È utile far la prova dello stuzzicadenti, che dovrà risultare asciutto dopo averlo inserito nel benzone.

FAGIOLI INFIASCATI

Reperire un fiasco toscano e privarlo della paglia o del contenitore esterno, attualmente di plastica. Mettere a bagno, la sera prima, i fagioli; metterli nel fiasco insieme alla salvia, l’olio, l’aglio, il sale e un pizzico di pepe macinato fresco. Riempire d’acqua il fiasco per due terzi, tapparlo con un batuffolo di cotone idrofilo, e sistemarlo sulle braci inclinandolo di 45°. Per raggiungere l’ebollizione ci vorrà circa un’ora e per cuocere i fagioli circa altre due.

CENCI

Impastare farina, uova, zucchero, burro fuso (si può anche usare l’olio) con un cucchiaio di scorza d’arancia o limone e un poco di sale. Lavorare bene in modo da ottenere una sfoglia liscia, farne una palla e lasciarla riposare per trenta minuti al fresco o in frigo. Successivamente tirare la sfoglia alta circa due millimetri e poi tagliarla, con coltello o con ruota dentata a grosse strisce (sui quindici centimetri) che si possono anche annodare. Vanno bene anche le losanghe o pezzi irregolari.