Toscana
ZUPPA FRANTOIANA
Lessare i fagioli cuocendoli in abbondante acqua aromatizzata con gli odori (cipolla, sedano, carota). Una volta cotti, metterne una tazza da parte e passare gli altri al setaccio; quindi insaporire il passato ottenuto in un soffritto con poca cipolla e la pancetta.
GNOCCHI DI CASTAGNE
Setacciare la farina di castagne e quella di grano mescolandole, metterle a fontana e impastarle con acqua tiepida e un pizzico di sale, fino a ottenere un impasto compatto. Tirare la sfoglia a uno spessore di tre millimetri circa e lasciarla asciugare per una ventina di minuti. Tagliarla a rombi di circa quattro centimetri per lato, spolverizzandoli con la farina. Cuocere gli gnocchi in una pentola d’acqua salata a bollore per circa dieci minuti. Scolarli e accomodarli a strati in un piatto di portata, cospargendo ogni strato con olio e pecorino.
La mi Casa
SALSA BARBERINA
Mettere in una casseruola il vino, il brodo, il succo di limone e fare bollire leggermente. Unire quattro cucchiai d’olio, il prezzemolo tritato, l’alloro, l’aglio, un profumo di noce moscata, sale e pepe.
Cuocere per cinque minuti poi versare a pioggia il pangrattato e continuare la cottura, mescolando, per cinque minuti. Lasciare intiepidire e servire come salsa per cacciagione o bolliti.
CIBREO DI RIGAGLIE
Scottare per alcuni minuti le creste e i bargigli, spellarle e tagliarle a pezzetti. In una casseruola fare rosolare nel burro e in quattro cucchiai d’olio la cipolla tritata e la salvia e, appena appassisce, unire le creste. Fare rosolare e poi aggiungete il vino e fare cuocere per una decina di minuti. Aggiungere quindi i fegatini a pezzetti dopo averli infarinati, i cuori divisi a metà e i “fagioli”. Salare, pepare, profumare con una passata di noce moscata e proseguite la cottura per altri quindici minuti, bagnando, se occorre, con brodo caldo.
CENCI
Impastare farina, uova, zucchero, burro fuso (si può anche usare l’olio) con un cucchiaio di scorza d’arancia o limone e un poco di sale. Lavorare bene in modo da ottenere una sfoglia liscia, farne una palla e lasciarla riposare per trenta minuti al fresco o in frigo. Successivamente tirare la sfoglia alta circa due millimetri e poi tagliarla, con coltello o con ruota dentata a grosse strisce (sui quindici centimetri) che si possono anche annodare. Vanno bene anche le losanghe o pezzi irregolari.
MINESTRA DI RISO E LUMACHE
Lavare le lumache e metterle in una pentola a temperatura molto bassa. Quando tutte sono uscite dal guscio con le teste, sciacquarle accuratamente. Rosolare gli odori tritati insieme, aggiungere il pomodoro, due patate tagliate a pezzetti. Allungare con un po’ di acqua calda, salare e portare al bollore. Unire le lumache e cuocerle per mezzora. Aggiungere il riso e portare a cottura.
CIECHE ALLA PISANA
In una teglia far rosolare, nell’olio, gli spicchi d’aglio (che andranno tolti non appena imbiondiscono) e la salvia. Subito dopo aggiungere le cieche, ben lavate, girando spesso. Se necessario aggiungete un poco d’acqua per portare a termine la cottura. Nel frattempo avrete sbattuto i rossi d’uovo, il parmigiano, il succo del limone ammorbidendo con qualche cucchiaio d’acqua. Versare il tutto sopra le cieche, mescolare velocemente e passare in forno a 220 °C per una leggera gratinatura.