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Lombardia

MANZO ALL’OLIO

In un tegame brasare la carne nell’olio d’oliva con le verdure, aggiungere il brodo, coperchiare e cuocere a fuoco lento per tre ore. Tolta la carne dal tegame, frullare le verdure, amalgamandole con la salsa, preparata a parte, di olio, acciughe sminuzzate, prezzemolo tritato, capperi e aglio. Rimettere nel tegame la carne e la salsa, cuocere ancora per un’ora, quindi affettare la carne e servirla, cosparsa di sugo, con polenta.

FRICANDÒ (VITELLO BRASATO)

Lardellare il vitello usando la parte grassa del prosciutto. In una casseruola mettere il burro, il prosciutto magro tritato e le cipolle intere in cui siano inseriti alcuni chiodi di garofano. Rosolare bene, poi unire il vitello e farlo dorare da tutte le parti, aggiungere quindi la carota a pezzetti, il mazzetto di prezzemolo e alcune foglie di sedano. Versare sulla carne il vino, salare e pepare.

MINESTRONE ALLA MILANESE

Tritare sul tagliere prezzemolo e pancetta con una puntina d’aglio (oppure uno spicchio intero da togliere alla fine), mettere in una pentola con acqua abbondante, sale, sedano, carote, cipolline, la zucchina a fettine e tutti gli altri ingredienti, meno il cavolo e il riso.

OSSOBUCO ALLA MILANESE

In un tegame largo imbiondire la cipolla nel burro, unire gli ossibuchi leggermente infarinati, rosolarli da ambo le parti, evitando di pungerli con la forchetta.
Bagnarli con un po’ di brodo, e il pomodoro, salare, coprire il tegame e cuocere a fuoco lento per novanta minuti circa; cinque minuti prima di servire aggiungere la “gremolada” ossia il trito di prezzemolo, buccia di limone, aglio e acciuga, rimescolare e, dopo qualche minuto, servire.
È tradizione milanese abbinare in piatto “unico” l’ossobuco al risotto giallo.

TORTA PARADISO

Portare il burro a temperatura ambiente e montarlo in una ciotola capiente con un cucchiaio di legno o, meglio, con uno sbattitore elettrico. Aggiungere i tuorli, uno per volta, in modo che ognuno sia ben amalgamato con il resto.

PANETTONE

In ambiente tiepido e asciutto, fare lievitare per circa due ore la pasta di pane, avvolta in un tovagliolo infarinato, fino a raddoppiarne il volume. Disporre centocinquanta grammi di farina sulla spianatoia, distribuirvi il lievito, sciolto in poca acqua tiepida, fino a formare un impasto morbido e omogeneo. Formare in una terrina un panetto, coprirlo con un tovagliolo infarinato e farlo lievitare di nuovo, per tre ore.

ZUPPA PAVESE

Mentre si scalda il brodo, fare fremere nel burro le fette di pane in modo che siano appena rosolate su ambedue le parti. Deporre in ogni fondina due fette di pane, rompere sopra due uova, curando di non sciuparne il tuorlo, spargere abbondante grana (grattugiato o a piccole falde) e versare il brodo bollente ai lati della fondina, in modo che non arrivi direttamente sulle uova. Il pane da usare è quello di tipo casereccio, un po’ raffermo; va molto bene il “miccone” di Stradella, mentre da bandire è il pane a cassetta.

TORTA DI LODI

Tritare finemente le mandorle. Imbiondire in padella una noce di burro, unire le mandorle e rosolarle leggermente. Impastare tutti gli altri ingredienti, aggiungendo infine le mandorle e un pizzico di bicarbonato. Mettere l’impasto in una teglia, tracciare sulla superficie della torta righe trasversali con la punta della forchetta e infornare a 180 °C per circa mezz’ora.
La cottura è ultimata quando l’impasto abbia preso un bel colore dorato.

TORTA BERTOLDINA

Mescolare bene tutti gli ingredienti, con un pizzico di sale, in modo di ottenere un composto uniforme; porlo in una teglia imburrata e infarinata e cuocere in forno già caldo a 175 °C per quaranta minuti circa.

TORTA SABBIOSA

Ammorbidire il burro a temperatura ambiente, metterlo in una terrina e lavorarlo a crema con una frusta. Aggiungere lo zucchero e continuare a mescolare fino a ottenere un impasto gonfio e omogeneo. Unire i tuorli uno alla volta. In un altro recipiente mescolare farina, fecola di patate e lievito; versarli poi a pioggia nella terrina delle uova, ben incorporandoli. Aromatizzare l’impasto con un cucchiaio di rum, se piace, e con poca scorza di limone.