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Sardegna

FARINATA CARLOFORTINA

Diluire la farina di ceci in un litro e mezzo di acqua mescolando bene; far riposare per due ore. Aggiungere l’olio extravergine, quattro pizzicate di sale e mescolare bene con un mestolo eliminando la schiuma e gli eventuali grumi di farina ancora presenti. Versare in una teglia, preferibilmente rotonda ben oleata e infornare per circa venti minuti a 200 °C. Servire molto calda.
Pietanza di origini genovesi, è presente da tempo anche a Sassari, dove tuttavia non è mai entrata nella cucina familiare, ma è largamente proposta solo da appositi esercizi specializzati.

ANGUILLE ALLO SPIEDO

Disporre un braciere con abbondante brace di legna o di carbonella. Togliere il muco alle anguille strofinandole con sale grosso, lavarle in acqua corrente e asciugarle bene. Infilzarle a “S” nello spiedo, inserendo tra l’una e l’altra una foglia di alloro.
Arrostire sulla brace sino a cottura, facendo ruotare lo spiedo. Salare e servire caldissime.

SALSA DI POMODORI SECCHI

Lavare accuratamente i pomodori secchi e tagliarli a pezzetti. Versarli in un tegame con l’olio e un cucchiaio di acqua, aggiungere l’aglio intero, un pizzico di peperoncino e uno di origano (o salvia o basilico). Cuocere a fuoco molto lento (o a bagnomaria) sino a ottenere la consistenza di una salsa. Eliminare lo spicchio d’aglio.
Salsa usata nella cucina locale come condimento su pasta o riso.

AGNELLO CON OLIVE

Tagliare a tocchetti l’agnello, dopo aver eliminato tutto il grasso possibile. Far soffriggere aglio, cipolla, peperoncino, i pomodori secchi tritati e aggiungere successivamente la carne tagliata a tocchetti. Cuocere a fuoco medio e, quando l’agnello comincia a rosolare, aggiungere un bicchiere di vino bianco. Cuocere fino a far evaporare il vino bianco e aggiungere quindi le olive confettate. Ultimare la cottura e servire caldo.

GNOCCHETTI ALLA SASSARESE

Tagliare la melanzana a dadini e friggerli. Soffriggere la cipolla tritata in quattro cucchiai d’olio, aggiungere i pomodori passati e far cuocere per circa venti minuti. Quasi a fine cottura aggiungere cinque foglie di basilico. In abbondante acqua salata in ebollizione cuocere gli gnocchetti per circa cinque minuti. Scolare e condire con la salsa, aggiungendo qualche foglia di basilico fresco, i dadini di melanzane e il formaggio.

ARANCIATA DI NUORO

Pelare solo la parte superficiale della buccia delle arance e tagliarle a listarelle sottili. Lasciare a bagno la buccia d’arancia per una notte e successivamente farle asciugare al sole o nel forno.

SA PANISCHEDDA

Mettere a bollire la sapa in una pentola larga e, quando inizia a bollire, versarvi lentamente a pioggia la semola rimestando con un mestolino di legno. Cuocere, sempre mescolando, per circa trenta minuti ed infine aggiungere una tazzina di buon caffè. Quando l’impasto è ben freddo aggiungere la buccia d’arancia, la farina scura, la frutta secca e la cannella. Quindi con le mani inumidite nella sapa, fare dei panini di forma ovale o rotonda decorandoli con qualche scaglietta di mandorle. Una volta pronte infornare le “panischedde” a 140-150 °C e portare a cottura.

TORRONE SARDO

Sbollentare le mandorle per privarle del tegumento quindi tostare in forno. Versare in un tegame, possibilmente di rame, il miele, riscaldando con fiamma moderata e mescolando costantemente con una pala in legno. Una volta sciolto il miele, aggiungere gli albumi, sollevare la fiamma e mescolare velocemente per quarantacinque minuti sino a che l’impasto non monta, facendo attenzione che non bruci lungo le pareti. Una volta montato, proseguire la cottura a fiamma più bassa, per circa due ore, sino a che non abbia raggiunto la consistenza voluta.

SEADAS

Mettere in una casseruola il formaggio pecorino fresco, leggermente acidulo, e farlo sciogliere a fuoco moderato con un mestolo di legno fino a quando non diventa molto elastico. Aggiungere due cucchiai di semola di grano duro, un pizzico di sale e continuare a lavorare per amalgamare il formaggio.

PIRICHITTUS

Versare in un tegame basso duecentocinquanta millilitri scarsi d’acqua, lo strutto e la scorza del limone portando a ebollizione fino a sciogliere lo strutto. Togliere la scorza e unire tutta la farina. Mescolare bene l’impasto finché risulti asciuttissimo, spatolando per una ventina di minuti. Togliere dal fuoco e raffreddare bene. Aggiungere le uova una alla volta, fino a ottenere un impasto morbido ma sodo, così da poter formare delle palline che verranno deposte su una teglia. Infornare a 250 °C per quindici minuti poi a 170 °C per cinque, infine a 140 °C per quindici.